In farmacia un aiuto per l’infanzia in difficoltà


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di Claudio Buono

Contribuire con un gesto concreto di solidarietà alla raccolta di farmaci e prodotti babycare per i bambini in povertà sanitaria del nostro Paese: a questo mira il progetto “In farmacia per i bambini” della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus. Dell’importanza che questa iniziativa riveste anche sul piano dell’impatto sociale, abbiamo parlato con Elena Vecchioni, farmacista titolare di Verona, volontaria della Fondazione Francesca Rava e referente del progetto “In farmacia per i bambini” per la Provincia di Verona.

Com’è nata l’iniziativa e come si sviluppa?

L’iniziativa è giunta ormai alla nona edizione: nasce infatti nel 2012 (scegliendo come data simbolo il 20 novembre, “Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia”) quando la Fondazione Francesca Rava, che si occupa di bisogni dell’infanzia in tutto il mondo, decide di avviare un progetto destinato ad aiutare i bambini in povertà sanitaria del nostro Paese. Un progetto ‘a chilometro zero’ (cioè specificamente strutturato per il territorio italiano) promosso attraverso il canale farmacia che, a sua volta, funge da tramite con gli enti assistenziali beneficiari convenzionati con la Fondazione e presenti a livello nazionale. In altre parole, la farmacia aderisce all’iniziativa rinunciando al proprio margine di profitto su quei prodotti per l’infanzia acquistati volontariamente dai clienti; prodotti che verranno poi donati all’ente beneficiario di zona associato a quella specifica farmacia. Anche l’ultima edizione si è conclusa con successo, nonostante le limitazioni alla mobilità e il distanziamento imposte dalla pandemia. Grazie all’impegno dei farmacisti di tutta Italia e alla generosità dei loro clienti, in una settimana sono stati raccolti oltre 220.000 prodotti pediatrici per 743 case famiglia ed enti beneficiari.

Quale importanza può avere il coinvolgimento della popolazione in un’importante attività di solidarietà come questa?

Un’importanza notevole, in quanto il coinvolgimento della popolazione è duplice. Da un lato abbiamo, infatti, i numerosi volontari che forniscono un apporto imprescindibile alla buona riuscita del progetto (a cui va tutto il mio ringraziamento, che rivolgo anche ai colleghi titolari e collaboratori) e dall’altro le persone che entrano in farmacia le quali, di fatto, vengono coinvolte nella condivisione concreta di un bisogno di assistenza da parte delle fasce più fragili di popolazione. Richiesta che a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 è cresciuta ancora di più.

In un’ottica di ‘potenziamento’ della farmacia con l’esterno, che ruolo ritiene possa avere questa iniziativa?

La farmacia sta cambiando: non più solo luogo di distribuzione del farmaco e di consulenza e informazione sanitaria agli utenti, ma anche punto di riferimento e di ascolto per la popolazione, che qui può trovare supporto alle proprie necessità (pensiamo, ad esempio, alle consegne a domicilio per chi è impossibilitato a muoversi o per i più anziani). A questo si aggiunge il ruolo di presidio socio-sanitario della farmacia stessa (messo ancor più in luce dalla situazione contingente) che in questo contesto si pone come tutor di valori quali la responsabilità civile e sociale. Un ruolo che sta assumendo un significato importante anche per le istituzioni, come dimostra il patrocinio che anche quest’anno hanno voluto concedere al progetto. Voglio poi sottolineare come la buona riuscita dell’iniziativa non dipenda solo dalla capacità dei farmacisti di comunicare correttamente al pubblico l’importanza di aderire a un’azione di solidarietà nei confronti dei bambini meno fortunati, ma anche di far capire chiaramente a chi dona che, come parte attiva e responsabile di una grande squadra, la categoria a cui appartengo si fa garante della effettiva consegna, agli enti beneficiari, dei prodotti raccolti durante la campagna. Un impegno, questo, che oltretutto va a vantaggio dell’immagine sociale della farmacia, la quale in tal modo, vedrà accrescere ulteriormente la stima e la fiducia da parte dei propri clienti.