Vaccini in farmacia: come si dovranno allestire gli spazi?


Per essere sempre aggiornato sugli ultimi articoli, lasciaci la tua email!

di Carlo Buonamico

Luoghi accoglienti, quanto più possibile lontani dall’immaginario collettivo degli ambulatori. Colori caldi, comunicazione chiara, arredi confortevoli. Nel rispetto delle normative sanitarie e della privacy.

Sarà data facoltà ai farmacisti di somministrare i vaccini all’interno delle farmacie, come avviene già in altri Paesi europei? Saranno loro a farlo o dovranno essere presenti anche altri operatori sanitari quali un medico o un infermiere? Ancora presto per dirlo. La discussione in sede istituzionale è ancora nel vivo.

In attesa che quella che potremmo chiamare “impasse” sia superata, possiamo iniziare a chiederci come potrebbero configurarsi i luoghi che le farmacie dovrebbero mettere a disposizione dei cittadini che volessero sottoporsi alla vaccinazione nei loro spazi.


Quanto dovranno essere grandi? Dovremo renderli simili agli ambulatori medici? E quali arredi e tecnologie dovrebbero presentare? «Tante domande a cui si può rispondere partendo dall’analisi dello scopo di questo spazio», dice Pier Francesco Verlato direttore Marketing e Comunicazione di Th.Kohl. «Dobbiamo infatti pensare che l’ambiente deve essere progettato in modo da creare uno stato d’animo piacevole in quanto la vaccinazione rappresenta per molte persone un momento caratterizzato da angoscia e agitazione. Bisogna quindi che l’ambiente non sia asettico e impersonale come un ambulatorio ospedaliero, ma accogliente e rassicurante». Via libera all’utilizzo di colorazioni che partono dalle palette dei colori caldi. Vietati tutti i toni del bianco e del verde che richiamano gli asettici ambienti ospedalieri e spazio al resto dei colori.
A livello di composizione spaziale immaginiamo sarà necessario un luogo destinato all’attesa prima e dopo la somministrazione del vaccino e uno per il colloquio con l’operatore sanitario e per la gestione delle pratiche burocratiche, compreso un angolo per l’archivio. Senza dimenticare il vero e proprio spazio dedicato alla vaccinazione. A ciò andrà aggiunto un luogo specifico per il deposito dei materiali.

«Naturalmente la comunicazione giocherà un ruolo fondamentale», rimarca il dirigente di Th.Kohl, «le indicazioni e la cartellonistica dei locali dovranno essere ben visibili, con adeguata simbologia». Ma la comunicazione non dovrà essere solo “di servizio”. «Il percorso comunicativo dei luoghi dovrà integrarsi con quello interpersonale attraverso un continuum di comunicazione coinvolgente».
L’esperienza della vaccinazione in farmacia, novità assoluta per il panorama italiano, dovrà perentoriamente essere positiva per la popolazione. Ciò a vantaggio in primis dei cittadini stessi che sapranno di poter continuare anche successivamente a rivolgersi con fiducia alla farmacia per questo tipo di atto sanitario. Ma saranno anche le farmacie stesse a trarre beneficio da questa opportunità, dimostrando non solo di poter erogare anche questo servizio ad alto valore sociale, ma di riuscire ad agevolare ancora di più l’accesso dei cittadini agli interventi di prevenzione primaria, come è la vaccinazione.
Ma come fare a mettere a proprio agio davvero i cittadini in attesa della somministrazione? Molti sono i “trucchetti” che si possono adottare, semplici ed efficaci. «Dalla presenza di piante che contribuiscono a creare un ambiente più rilassato e un’atmosfera più accogliente, alla scelta di elementi di arredo particolari. A partire dalla seduta d’attesa: non una panca o una sedia di plastica, ma una poltroncina comoda che ricorda l’ambiente di una casa in modo che già dal periodo di attesa il cliente si ritrovi in uno stato emotivo favorevole a vivere in modo più positivo il momento di stress.

Oltre a ciò, è una buona idea mettere una musica lounge di sottofondo con elementi che richiamano la natura. Possibile anche utilizzare dei fiori o profumatori: oltre a rallegrare l’ambiente, contribuiscono a rilassare l’utente grazie a una sensazione olfattiva», conclude Verlato.
Ca va sans dire che tutti questi accorgimenti nulla toglieranno alle technicality di allestimento di questi spazi, che dovranno rispettare i requisiti in termini di accessibilità, gestione e conservazione dei vaccini e dei presidi medici, gestione documentazione e pratiche, sicurezza sanitaria. E, non ultime, le norme relative alla privacy.